“Dobbiamo imparare a fare le cose difficili, come disse Gianni Rodari in una delle sue ultime poesie: parlare al sordo, mostrare la rosa al cieco, liberare gli schiavi che si credono liberi.” cit. Mario Lodi pedagogista.
La scuola dell’infanzia “Umberto I” è una scuola materna privata paritaria, iscritta all’albo delle Associazioni riconosciute dalla Regione Veneto, che accoglie circa 220 bambini dai tre ai sei anni.
La Scuola è composta da nove sezioni e la disposizione dei locali è così definita: al pian terreno tre aule, due grandi saloni per le attività motorie e l’accoglienza, i laboratori e i locali di servizio. Al secondo piano sono dislocate le altre sei aule, tre blocchi di servizi igienici, un’aula per gli insegnanti e la biblioteca scolastica.
Al pranzo dei bambini è riservato una sala, spaziosa e ben attrezzata, comunicante con la cucina.
Lo stabile dispone di un ampio cortile disposto sul retro e di un comodo parcheggio.
La scuola è gestita dalle seguenti componenti:
- L’Assemblea dei Genitori, composta de tutti i genitori dei bambini che frequentano la scuola
- Il Comitato di gestione, composto da genitori eletti dall’Assemblea e referenti della Parrocchia
- La Direzione Didattica
- Il Personale
I valori che ci ispirano
Un principio pedagogico fondamentale che accompagna il nostro agire educativo è che si apprende facendo (learning by doing).
- PARTERNARIATO SCUOLA FAMIGLIA: una alleanza educativa che racchiude in sè un orizzonte di scambi e reciprocità. Tanto più la comunicazione tra genitori e insegnanti è interattiva e partecipativa, tanto migliori potranno essere l’impegno e l’evoluzione degli allievi.
- RICERCA CONTINUA E COSTANTE: la conoscenza della realtà è una costruzione individuale e sociale che testimonia dell’evoluzione del rapporto dell’uomo con il mondo. Dice Dewey: …”solo estraendo in ogni momento il pieno significato di ogni esperienza presente ci prepariamo a fare altrettanto nel futuro”. L’apprendimento è un processo continuo e pervasivo infatti “educare significa essere implicati in un agire pratico ad alto tasso di problematicità” Mortari.
- CENTRALITA’ DEL SOGGETTO COME PERSONA: perché è nella persona che si attua l‘unità concreta fra esperienza e valori. La formazione della persona avviene nel contesto sociale secondo un approccio cooperativo e riflessivo.
- CURA E ATTENZIONE AL BEN-ESSERE DI TUTTI GLI UTENTI: ovvero la capacità di interagire positivamente con le persone, di trattare con efficacia le interazioni, i conflitti, i problemi comunicativi e relazionali con gli altri.
- ATTENZIONE AL DIALOGO COME APPROCCIO PRIVILEGIATO NELLA RELAZIONE: lo scambio comunicativo è caratterizzato dal linguaggio e dall’ascolto che si prende i tempi necessari per generare pensieri e riflessioni. Tutto si svolge dentro a una cornice affettiva che vede l’insegnante attenta alle emozioni , agli stati d’animo e ai sentimenti di ciascun bambino. Allo stesso tempo le intense relazioni che si vivono con gli adulti, e fra gli adulti, rimandano all’importanza della relazione interpersonale a vari livelli che vede gli alunni immersi in un sistema di relazioni tutte ugualmente importanti e fondanti per la loro identità e autostima.
- VALORIZZAZIONE DELLA CULTURA: la scuola, in ogni ordine e grado, non può esimersi, oltre che dal suo compito di educare, anche da quello di promuovere cultura nel territorio in cui opera.